Con tutto ciò, la sua commedia riesce gradevolmente delicata e assai meno scabrosa del previsto. Un vecchio libraio (Woody Allen) che si trasforma in pappa convincendo l'amico fiorista (John Turturro) a improvvisarsi gigolò; ma quando questi, dopo alcuni concludenti incontri si ritrova con la vedova del rabbino (Vanessa Paradis) non troverà di meglio che innamorarsene. Mettendosi cosi contro l'intero clan ortodosso di Brooklyn.

C'è insomma tutta la voglia di riprendersi l'universo dell'inimitabile Woody, New York e il suo jazz, il timido un po' moscio che però non dispiace alle donne, l'humour devastante squisitamente yiddish, la poesia del paradosso. Ma l'attore inciampa nell'imitazione di sé stesso (e il doppiaggio non aiuta), la sceneggiatura stagna, il ritmo langue mentre la delicatezza sconfina nella melassa.